In Italia sono molti i bambini e gli adolescenti che lamentano un cattivo rapporto con la bilancia. Il riscontro statistico non lascia dubbi: sovrappeso e obesità in età evolutiva non sono certo un fenomeno raro, considerando che nel nostro Paese nel 1999-2000 la percentuale di bambini e adolescenti in sovrappeso (per campione di età compresa tra i 6 e i 17 anni) raggiunge circa il 20%, mentre è pari al 4% la quota degli obesi. Il problema interessa soprattutto la fascia di età 6-13 anni e "predilige" i maschi rispetto alle coetanee del "gentil sesso".
di Alessia Brucato - Maria Chiara
Granata - Daniele Micale
Spesso i genitori si
preoccupano quando il bambino mangia poco, raramente quando mangia troppo. Se è
vero che una dieta insufficiente può portare a deficit di vario tipo (proteine,
calcio, ferro, vitamine ed altri nutrienti essenziali alla crescita), di
contro, un introito calorico eccessivo determina, dapprima un sovrappeso del
bambino e poi, nella maggior parte dei casi, una manifesta obesità.
Non dobbiamo dimenticare che un’iperalimentazione nei primi due anni di vita causa un aumento di volume delle cellule; da adulti pertanto, si avrà una maggiore predisposizione all'obesità ed una difficoltà a scendere di peso o a mantenerlo nei limiti, perché sarà possibile ridurre le dimensioni delle cellule, ma non sarà possibile eliminarle.
Non dobbiamo dimenticare che un’iperalimentazione nei primi due anni di vita causa un aumento di volume delle cellule; da adulti pertanto, si avrà una maggiore predisposizione all'obesità ed una difficoltà a scendere di peso o a mantenerlo nei limiti, perché sarà possibile ridurre le dimensioni delle cellule, ma non sarà possibile eliminarle.
I genitori dovrebbero
essere i primi ad accorgersi dell’eccessivo aumento ponderale del bambino e
mettere al corrente il pediatra, la persona più indicata in questi casi.
Spesso però il forte
appetito, che a volte si traduce in una vera e propria voracità, viene
interpretato come un segnale di benessere e si tende ad incentivarlo più che a
limitarlo, con l’illusione che gli evidenti chili di troppo possano scomparire
con lo sviluppo. Il bambino cicciottello, poi, ispira più simpatia di uno
magro, che anzi, tende a preoccupare il genitore.
Oltre a mangiare troppo, però, il bambino mangia in maniera sregolata, spesso e male. Le tentazioni sono davvero tante, il frigorifero di casa è sempre stracolmo di merendine e snack, i distributori automatici delle scuole invitano a spuntini fuori pasto, costituiti da prodotti industriali ricchi di calorie e grassi nascosti. Le bevande gassate, infine, eccessivamente zuccherine, risultano essere un piacere insostituibile, da preferire all’acqua, specie l’estate, dopo una sudata, o in occasione delle “feste” con gli amichetti.
Oltre a mangiare troppo, però, il bambino mangia in maniera sregolata, spesso e male. Le tentazioni sono davvero tante, il frigorifero di casa è sempre stracolmo di merendine e snack, i distributori automatici delle scuole invitano a spuntini fuori pasto, costituiti da prodotti industriali ricchi di calorie e grassi nascosti. Le bevande gassate, infine, eccessivamente zuccherine, risultano essere un piacere insostituibile, da preferire all’acqua, specie l’estate, dopo una sudata, o in occasione delle “feste” con gli amichetti.
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